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âś… Controsoffitto: tipologie, costi e utilizzi di una soluzione flessibile
🟠Il controsoffitto è una struttura che, mobile o fissa, nasce principalmente con lo scopo di “nascondere” qualcosa, in particolare gli impianti di illuminazione, o di migliorare le caratteristiche e le performance della struttura esistente. Esistono diverse tipologie di controsoffitti e materiali che possono essere impiegati per realizzarli, per rispondere a tutte le esigenze, sia di natura funzionale che estetica. Dall’illuminazione al comfort termoacustico, il controsoffitto svolge diverse funzioni, basta scegliere la tecnologia giusta. Sempre più apprezzati i controsoffiti in cartongesso, vediamo perché.
🟢Il controsoffitto è costituito da una struttura orizzontale, posta ad una quota inferiore del solaio o aderente ad esso, che nasconde la struttura a cui si fissa e diventa il “soffitto visibile” di un ambiente. Può assolvere diverse funzioni e comporta una riduzione dell’altezza della stanza- che comunque non può essere inferiore a 2,70 metri.
🟠Costruire un controsoffitto non comporta lavori invasivi, può essere infatti realizzato in qualsiasi momento, anche dopo la realizzazione dell’edificio. La posa del controsoffitto è abbastanza semplice e veloce, così come lo è la sua rimozione, anche nel caso di un controsoffitto fisso. Si tratta dunque di un intervento non invasivo che offre interessanti vantaggi.
âś… Controsoffitto, a cosa serve? Tutte le funzioni di questa struttura
🟠I motivi per cui realizzare una controsoffittatura sono diversi e possono avere a che fare con la progettazione del sistema di illuminazione, con l’isolamento termico a controsoffitto o l’isolamento acustico, il ridimensionamento degli spazi, nonché la distribuzione impiantistica.
🟢Ad esempio, molto spesso i controsoffitti sono costruiti per ridurre le altezze di locali molto alti, in quanto permettono un ribassamento in cartongesso del solaio. In questi casi, lo svantaggio principale del controsoffitto, ovvero la riduzione delle altezze interne, diventa un pregio.
🟢Diffusissima anche la decisione di utilizzare il controsoffitto per integrare l’illuminazione in alcuni punti dell’abitazione, come il soggiorno o l’ingresso, dove si installano appositi faretti.
Sempre più spesso i controsoffitti vengono realizzati in ambienti esterni, è per esempio il caso di piani pilotis, pensiline, porzioni di edificio aggettanti, loggiati, sotto balconi. In questi casi è molto importante scegliere sistemi capaci di resistere alle diverse condizioni atmosferiche, di vento, umidità ed esposizione ad agenti corrosivi.
🟠Si tratta dunque di una soluzione versatile e semplice da realizzare, che permette di risolvere diverse necessità, la tecnologia esistente offre soluzioni per ogni esigenza, più o meno ispezionabili. Ma su qualsiasi sistema ricada la nostra scelta, un controsoffitto è sempre composto da due elementi principali: una struttura di sostegno e un tamponamento, per entrambi possono essere utilizzati materiali differenti.
🟢Vi sono controsoffittature particolari, inoltre, che possono essere attrezzate, ovvero realizzate per contenere e nascondere gli impianti. In un controsoffitto, quindi, possono essere distribuite canalizzazioni, tubi, ma anche macchine come l’unità di ventilazione meccanica. In questi casi è fondamentale che i controsoffitti siano ispezionabili, in quanto costituiscono a tutti gli effetti un vano tecnico, in cui passano reti elettriche, idrauliche, telematiche, ecc.
Il controsoffitto può essere la soluzione ideale per adeguare le strutture esistenti alle normative antincendio, in quanto appositi prodotti permettono la realizzazione di un controsoffitto ignifugo e con adeguata resistenza al fuoco- . Infine, il controsoffitto è molto spesso la soluzione per migliorare sia il comfort acustico, che termico di un ambiente interno, ospitando nell’intercapedine l’isolante necessario. Lo strato isolante può allo stesso tempo assolvere ad entrambe le funzioni e garantire un elevato livello di comfort interno.
âś… Materiali e tipologie dei controsoffitti: come scegliere
🟠 Ogni controsoffitto è costituito da due elementi principali: la struttura di sostegno e il tamponamento.
Questi due componenti possono essere realizzati con diversi materiali, a seconda delle caratteristiche che si vogliono ottenere e dell’aspetto che si vuole abbia il controsoffitto.
La struttura di sostegno, che può essere fissata direttamente al solaio o appesa ad esso, viene generalmente realizzata con dei profili metallici o in legno.
🟢Controsoffitti in cartongesso
Per quanto riguarda gli elementi di tamponamento, tra i materiali più diffusi c’è sicuramente il controsoffitto in cartongesso, utilizzato sia per ragioni estetiche, abbassando il livello del solaio per limitare l’ambiente, o funzionali per l’inserimento degli impianti e principalmente per la realizzazione di sistemi continui.
Questa tipologia, che è fissa, è quella più utilizzata nei casi dell’edilizia civile, in quanto esteticamente più gradevole e uniforme al resto dell’ambiente e il controsoffitto in questo caso può essere intonacato in modo uniforme al resto delle superfici che delimitano gli ambienti.
Lo svantaggio è quello di avere una struttura più difficilmente ispezionabile.
đźź I controsoffitti in cartongesso si caratterizzano per estrema leggerezza e flessibilitĂ  e possono essere tinteggiati con varie tecniche.
I controsoffitti discontinui e mobili, invece, sono molto utilizzati sia in ambienti industriali che in attivitĂ  dedicate al terziario, come gli uffici.
Si ricorre ad appositi moduli, disponibili sul mercato in diversi materiali, che vengono montati a secco e possono essere facilmente rimossi quando necessario.
L’ispezionabilità in questi luoghi ha un peso maggiore, in quanto generalmente il controsoffitto ospita impianti più complessi e maggiori anche in numero.
🟠In ogni caso, è importante ricordare che il colore, la texture e il materiale che si scelgono per un controsoffitto determinano la percezione che si ha dell’intero ambiente e sono quindi da valutare in base al luogo in cui ci si trova.
Tra i vari vantaggi i controsoffitti in cartongesso assicurano isolamento termico e acustico se accoppiati a materiali isolanti, nascondono cavi e tubazioni, possono ospitare punti luce, sistemi audio e permettono grande versatilitĂ  di posa.
🟢Il materiale scelto per il tamponamento definisce la percezione del controsoffitto e dell’ambiente.
Nella maggior parte dei casi si tratta di elementi opachi, che possono essere neutrali oppure introdurre elementi formali e cromatici particolari.
Il controsoffitto in cartongesso viene intonacato e può assumere forme e colori diversi, così come i pannelli prefabbricati possono avere caratteristiche materiche e cromatiche in base alle necessità.
🟢Un’alternativa è il controsoffitto trasparente o leggero, grazie all’uso di pannelli coibentati forati o grigliati. In questo caso è possibile creare particolari soluzioni di illuminazione, scegliendo moduli trasparenti che diventano luminosi grazie alla luce che li trapassa.
Fra gli interventi, è sempre più richiesto è il controsoffitto cucina che permette di dare nuova vita a una delle stanze più vissute della casa, con una spesa contenuta, senza che siano necessari interventi strutturali.
Anche in questo caso si opta preferibilmente per il controsoffitto con pannelli in cartongesso da tinteggiare a proprio piacimento.
âś… Quanto costa il controsoffitto al mq?
đźź  Il costo per la realizzazione di un controsoffitto dipende da una serie di fattori come la dimensione, il materiale e la tipologia di struttura che si decide di costruire.
Ad esempio, un controsoffitto fisso in cartongesso avrĂ  un costo inferiore rispetto ad uno mobile con moduli prefabbricati.
In generale, comunque, la costruzione di un controsoffitto può avere un costo che oscilla tra i 30 e i 60 euro al metro quadro, inclusa la manodopera.
🟢Qualsiasi sia la soluzione che fa al proprio caso, è sempre opportuno rivolgersi ad un’impresa specializzata, in modo che l’installazione e lo studio dell’opera siano fatti con la giusta professionalità, così da essere certi dei risultati che si otterranno.

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